campagne google ads

Se ti occupi di business o gestisci l’area marketing della tua azienda, è probabile che ti sia posto almeno una volta questa domanda: Qual è l’investimento giusto per fare pubblicità su Google?.
Si tratta di un dubbio molto diffuso, ma la verità è che non esiste una cifra universale: ogni campagna pubblicitaria ha caratteristiche proprie e il budget deve essere calibrato in base a obiettivi specifici, livello di concorrenza e settore di riferimento.

Per fare chiarezza su costi e strategie concrete, abbiamo raccolto l’esperienza di Luigi Virginio, tra i consulenti Google Ads più stimati in Italia. Formatore in master e corsi universitari, ogni anno coordina investimenti pubblicitari per diversi milioni di euro, aiutando aziende di ogni dimensione a massimizzare i risultati delle proprie campagne.

Non esiste un listino prezzi per apparire su Google

Google Ads funziona con un modello pay-per-click (PPC): paghi solo quando un utente clicca sul tuo annuncio. Non c’è quindi un prezzo prefissato, ma un’asta in tempo reale che stabilisce il costo effettivo del clic in base a diversi fattori:

  • quanto interesse c’è per quella keyword da parte dei tuoi competitor = quanto sono disposti a pagare un click
  • quanto è di qualità la tua campagna (annunci pertinenti e pagine di destinazione veloci e coerenti),
  • quali strategie di offerta stai utilizzando (manuale o automatizzata).

Il risultato? Due aziende dello stesso settore, ma con strategie e annunci diversi, possono avere costi molto differenti pur puntando alle stesse ricerche.

Cosa influenza davvero la spesa pubblicitaria di un’azienda?

1. Il settore e il valore del cliente

Non tutti i clic hanno lo stesso valore. Un’azienda che vende un prodotto da 30€ difficilmente potrà investire quanto un’azienda che acquisisce clienti dal valore medio di migliaia di euro, come può accadere nel settore legale o finanziario.
“È naturale che i costi siano diversi – spiega Luigi Virginio – perché chi ottiene un cliente ad alto margine può permettersi di pagare molto di più per acquisirlo rispetto a un’attività con prodotti a basso valore”.

2. La tipologia di campagna e gli obiettivi

Una campagna su Google può essere pensata per portare utenti in un negozio locale, generare richieste di preventivo o aumentare le vendite di un e-commerce. Le campagne search, i classici annunci testuali che appaiono quando si fa una ricerca, intercettano una domanda consapevole (ad esempio “tapparellista Milano”), un bisogno, per questo il costo per clic è più altro rispetto a campagne visive (display) che intercettano una domanda latente.
Diverso il discorso per campagne Display o Video, dove i clic possono costare pochi centesimi ma arrivano da un puro interesse e non un bisogno, un pò come nel caso dei social.

3. La qualità dell’account e lo storico

Un account ben ottimizzato costa meno a parità di risultati. Google premia chi lavora bene: annunci pertinenti, alta percentuale di clic (CTR) e pagine veloci migliorano il punteggio di qualità, abbassando il CPC.
Anche l’esperienza di chi gestisce l’account fa la differenza: un consulente esperto può ridurre gli sprechi e sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’automazione di Google.

Ma quindi, quanto spendono davvero le aziende su Google Ads?

Non esiste un numero valido per tutti, ma possiamo ragionare per ordini di grandezza:

  • Piccole attività locali (es. ristoranti, professionisti, centri estetici): possono partire da 300-1.000€ al mese, se l’obiettivo è generare lead o portare persone in sede.
  • E-commerce di piccole e medie dimensioni: budget medi da 5000 a 6.000€ al mese, a seconda del numero di prodotti e della copertura geografica.
  • Aziende nazionali o settori ad alta competizione (legale, finanziario, energia, formazione): spesso investimenti oltre i 10.000€ mensili non sono rari, con clic che possono superare anche i 2-3€ in determinate nicchie.

Questi dati sono confermati anche dall’esperienza diretta di Luigi Virginio, che ogni anno gestisce budget complessivi di milioni di euro, con casi che vanno dalla piccola impresa locale al grande brand nazionale.

Perché il costo per clic non basta a capire tutto

Molti imprenditori si concentrano solo su una metrica: “Quanto costa un clic?”.
In realtà, un clic costoso non è necessariamente un problema, se porta clienti di qualità e con un ritorno sull’investimento positivo.
“Meglio pagare 2€ per un clic che genera una vendita, che 0,20€ per un clic inutile”, spiega Virginio. È per questo che i professionisti del settore guardano soprattutto al costo per acquisizione (CPA) e al ritorno sull’investimento (ROAS).

Vuoi approfondire questo argomento?, Puoi leggere questa guida completa ai costi di Google Ads e ai fattori che li influenzano: quanto costa Google Ads?

Perché affidarsi a un professionista fa la differenza

Molte aziende iniziano in autonomia e si scoraggiano quando vedono salire i costi senza risultati. Un professionista non solo sa come ottimizzare il budget, ma soprattutto sa dove vale la pena investire.
“Ho visto aziende bruciare budget perché pensavano che bastasse impostare qualche annuncio – racconta Virginio – quando in realtà servono strategia, test continui e analisi dei dati”.

Affidarsi a un consulente Google Ads con l’esperienza di Luigi Virginio, considerato uno dei migliori consulenti Google Ads in Italia, significa essere affiancati da qualcuno che conosce la piattaforma e sa consigliare la strategia migliore in base alle esigenze specifiche dell’azienda.

La gestione delle campagne pubblicitarie è solo un tassello: il vero cambiamento arriva con la digitalizzazione e l’Intelligenza Artificiale, che stanno ridefinendo processi e strategie in ogni settore.

Conclusione: serve competenza, non solo budget

In sintesi, il budget dipende da obiettivi, concorrenza e qualità delle campagne. Il vantaggio di Google Ads è la sua scalabilità: puoi partire con investimenti contenuti e aumentare progressivamente quando trovi la formula vincente.

Come sottolinea Virginio: “Non è il quanto spendi, ma come lo spendi che fa la differenza. Ed è lì che un consulente esperto può cambiare le sorti di una campagna”.

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